Forse, chissà... non è proprio una cosa considerata alla moda, ma sento forte il desiderio e il dovere di esprimere la mia gratitudine alle persone che, seppure in circostanze e con modi completamente diversi, mi hanno aiutato o hanno contribuito alla mia formazione di medico.
Il primo in assoluto, con buona pace degli altri, è stato mio padre. Lui che, medico e chirurgo prima e molto più di me, ha silenziosamente esultato quando ha appreso la mia scelta di iscrivermi alla Facoltà di Medicina e ancor più quando ho scelto una branca chirurgica. Lui che ogni sera, per telefono, voleva raccontata la mia giornata lavorativa. Ogni sera... fino all'ultima!
A lui devo semplicamente tutto.
Di lui mi porto dentro tutti gli insegnamenti, i numerosissimi aneddoti della sua vita professionale, i racconti di argomento medico, la sua naturale avversione per la moderna medicina difensivistica e, soprattutto, il suo sacrosanto rispetto per il paziente e per la vita in tutte le sue forme e le sue fasi.
Il secondo è il Prof. Aroldo Fianchini che mi ha accompagnato per gli anni di specializzazione e per diversi anni a seguire come suo collaboratore. Anche quando non si trovava al tavolo chirurgico la sua era una presenza discreta e sempre rassicurante, della quale non si può non sentire la mancanza.
Insieme a lui (ma cronologicamente prima di lui) non posso non citare il Prof. Eduardo Landi, sotto le cui ali ho trascorso i primi due anni della mia formazione anconetana: più passa il tempo e più capisco e rimpiango certi suoi atteggiamenti e certe posizioni che allore certamente faticavo ad accettare. Da lui e da molti dei suoi collaboratori di allora ho capito che il rigore paga sempre, soprattutto quando non è fine a sé stesso, ma piuttosto finalizzato al rispetto delle procedure, cosa questa che, si sa, in chirurgia è fortemente legata alla sicurezza.
Certo, la scienza medica e la tecnica chirurgica si evolvono rapidamente per cui bisogna continuamente essere pronti a rimettere in discussione le proprie certezze ed abbeverarsi ad altre fonti, ma certi insegnamenti restano per sempre!
Allargando un po' il discorso la mia memoria non può non ritornare ai maestri di mio padre, figure che hanno scritto pagine importanti della storia della chirurgia e che avevano un grande senso della Scuola. Di personalità come queste oggi se ne sente un po' la mancanza.